Recensione libro Adriatica ’98 – Vincenzo Pastore

📕 COLLABORAZIONE 📕
@vince_82_2

📕 SPAZZOLINO – Accendino – Accendino: è questo il termine della lunga lista dell’essenziale da mettere in valigia. Anno 1998: l’anno del XVI Mondiale di calcio, dei primordi di Google e dei primi SMS.

📘 Con una fedele Opel Corsa, un giovane ragazzo decide di intraprendere un viaggio fra terre brulle, uliveti, spiagge e mare, lungo l’Adriatica, alla riscoperta di sé.

📗 L’incertezza degli affetti più vicini acuisce la mancanza di una relazione stabile, che lo spinge verso degli occhi castani, i quali corrispondono al numero 98, scritto su di un biglietto anonimo e fugace, scambiato durante una festa in spiaggia tra amici.

📔 I sogni, i ricordi e la nostalgia saranno il fil rouge di tutta la narrazione che si presenta agile e ben strutturata. La vicenda lascia spazio al riso, alle riflessioni sull’incertezza del proprio futuro e alle lezioni acquisite da un passato costellato di delusioni.

📕 Tra imprevisti e domande retoriche come: «Ma quante zanzare ci vogliono per dissanguare un uomo?» un giovane ragazzo compirà scelte, imboccherà strade e stradine, fino a raggiungere lo stesso mare, ormai visto con occhi diversi.

Alla prossima, Edo e Gilly i tuoi bookbloggers di fiducia.

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