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Scorrevolezza ●●●●●
Autore. Veronica Raimo nasce a Roma, si laurea in Lettere sul cinema della Germania divisa, ha vissuto a Berlino occupandosi di ricerca presso l’Università di Humboldt. Nel 2000 è stata selezionata per il Festival Romapoesia e per il Poetry Slam nazionale di Roma, e nel 2004 per il Festival di poesia di Perugia. Ha pubblicato e pubblica su diverse riviste, collabora con il gruppo teatrale Teatro Instabile con sede a Berlino. Ha tradotto diverse opere dall’inglese.
Niente di vero, è stato pubblicato dalla Casa Editrice Einaudi nel 2022
Trama e recensione. Immaginate di voler diventare una rockstar, una contadina e un’artista, ma di avere due genitori che stravedono per vostro fratello, che possiede capacità intellettive assimilabili alla parola genio. No, una rockstar non impara a suonare un pianoforte (pure scordato), ma il basso, anche se ha dovuto mettere da parte le trasgressioni infantili che sono presenti in ogni gioco d’infanzia. La ribellione ha concesso un largo spazio di azione: dagli amori, alle fughe d’amore, alla fuga dalle emozioni, soppresse da una genitorialità oppressiva e assente. Accanto a episodi esilaranti, narrati con uno stile assai frizzante, si intravedono screpolature di lacrime mai versate, ferme da quando una signora con il rossetto rosso era intenta a dialogare con le stelle, dal suo balcone. Affiora il sentimento dell’inferiorità latente, in un mondo che riempie coppe da champagne e costruisce muri. L’autrice sceglie sempre un piano B, permettendo a se stessa di sbagliare, volendo sbagliare, per distinguersi dall’educazione che la voleva imbrigliata in un ruolo già predefinito. Ce la immaginiamo seduta per terra, a giocare con i dadi e a decidere quale storia narrare. E se tutto questo non fosse vero? A voi scoprirlo!
«Avevo smesso di sentirmi figlia»
Veronica raimo