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Copertina ●○○○○
Scorrevolezza ●●●●●
Stefano Benni, Pane e tempesta è stato pubblicato dalla Casa Editrice Feltrinelli nel 2009.
Trama e recensione. Appena svegli compiamo ventisette azioni. L’uomo primitivo ne compiva solo tre. Tra queste non era contemplato l’indossare dei calzini: l’azione più difficoltosa per il Nonno Stregone. Si reca al solito bar nel suo paesino, Montelfo e insieme a buffi personaggi, ognuno con il proprio soprannome, cerca di fermare l’ammodernamento del Bar Sport. In un incastro sapiente di storie e di vite, conosciamo un mondo variegato di donne e uomini che alla modernità preferiscono i giochi di carte, le biglie, le figurine. L’unico contatto che avviene tramite Internet è fonte di inganno, mentre la fedeltà degli animali, spesso resi alla stregua degli umani, rimane immutata nel tempo. A turno, come in un più recente Decameron, i ragazzi di Montelfo iniziano a raccontare le loro storie dai toni comici ed esagerati, che canzonano i media, le relazioni virtuali, il malessere della vita moderna, gli amori non corrisposti. La chiassosa presenza di personaggi ed eventi ricorda una sorta di satira leopardiana, in cui l’unica soluzione rimane il riso amaro, di chi finge che tutto vada bene. Uno stile unico e travolgente, un libro da divorare immaginando di star seduti sulle ginocchia stanche di vostro nonno, mentre curiosi, pendete dalle sue labbra, aspettando la prossima storia.
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Non perderti mai d’animo, per quanto la notte sia buia e le stelle siano inquiete, vai, anche se sei piccola, col tuo secchio pesante. Il pozzo esiste ancora.
STEFANO BENNI