Recensione libro 1998 Quando vincemmo il Tour de France – Nicolò Sorriga

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@nicolo.sorriga
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Il cestino pieno di vivande sulla bici bianca del nonno resta il simbolo dell’infanzia di Nicolò. La sua Roma lascia il passo a un’estate marchigiana: un’infinita distesa marina e lo sferragliare di treni della vicina stazione.

La passione del ciclismo, ereditata e condivisa con gli amici di sempre, si ravviva durante l’anno 1998: quello dell’85esima edizione del Tour de France.

Sulla costa marchigiana sei ragazzi gareggiano per la maglia gialla. Nicolò eredita la più moderna mountain bike dal secco rifiuto di suo nonno che preferiva il modello Adriatica. Nessun dettaglio è lasciato al caso: si stabiliscono gli sponsor, le tappe e i colori delle maglie in base alla posizione di arrivo.

Gli appassionati di ciclismo si ritrovano presso il negozio di biciclette dei Fratelli Pinti, a Porto San Giorgio e gli amici più intimi del nonno si ritrovano a casa sua per commentare le tappe del Tour. Correva l’epoca del mitico Pantani e la viva emozione lasciava spazio a lacrime di gioia.

Credere in un sogno che si realizza, stringere forti legami di amicizia duraturi, continuare a ricordare le persone che hanno segnato la nostra infanzia, tutto questo è richiamato dal plurale usato nel titolo di un romanzo che emoziona e diverte. Perdersi nei ricordi è un viaggio meraviglioso.

Ringrazio l’autore per averci permesso di conoscere questa storia stupenda.
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