Recensione libro Il mistero van Gogh – Costantino D’Orazio

Contenuto ●●●●●

Copertina ●●●●●

Scorrevolezza ●●●●●

📕 «No, mai» rispose Kee, alla richiesta di un tipo bizzarro con barba rossa, pipa e camiciotto di lino.

📘 Fu il primo rifiuto che segnò la vita del pittore olandese Vincent van Gogh. L’abbandono dell’amata lo condusse a uno dei tanti gesti estremi che costellarono la sua esistenza.

📔 La sua vita è una continua richiesta di amore e di approvazione, nonostante il supporto dei genitori, che accolgono ogni suo slancio emotivo, all’inizio di ciascuna esperienza in ambito artistico e sociale.

📗 Vincent non si accontenta dei libri di anatomia, dei canoni estetici rispondenti alle proporzioni: egli desidera che l’arte sia uno strumento utile al popolo e si lascia trasportare dai tratti segnati dal duro lavoro nei campi, dai volti esotici dei marinai di Anversa, dalle muse disposte a posare per lui senza veli, sino alle particolari stampe giapponesi, considerate primitive, data la quasi totale assenza di prospettiva, che fa apparire le figure maggiormente dinamiche.

💌 Un libro breve, ben scritto, che riesce a far rivivere con una diversa ottica la figura di uno tra i più grandi pittori al mondo, il cui stile rimane unico nel suo genere.

💌 Gli eccessi di una mente dominata dalle psicosi sono pur sempre sottomessi alla sua volontà espressiva, la quale all’epoca non venne compresa, nemmeno da suo fratello Theo.

💌 A dare la giusta voce a Vincent e a dipanare il mistero che si cela nella tormentosa esistenza di van Gogh, pensa suo nipote, il quale condivide con lui il nome. Egli intraprende un viaggio che toccherà tutte le tappe attraversate dallo zio e il tutto sarà analizzato a partire dalla sua scrittura chiara e analitica.

💌 Dopotutto, è vissuto a stretto contatto con le opere di van Gogh, persino sopra il letto o sopra il camino ed è grazie a lui che l’uomo Vincent emerge da queste pagine e ci sorride.

Alla prossima, Edo e Gilly i tuoi bookbloggers di fiducia.

Lascia un commento